L’acqua delle fontane
L’acqua delle fontane
L’acqua delle fontane pubbliche, così come quella dell’acquedotto, è controllata dagli Enti Gestori che ne garantiscono qualità e salubrità e vegliano su eventuali problematiche.
Recentemente una rivista di informazione ai consumatori ha svolto un’indagine sulle fontane pubbliche italiane, con l’intento, da loro stessi dichiarato, di fare una fotografia e non un controllo della situazione che un cittadino troverebbe in un certo giorno in una fontanella pubblica.
Parametri sotto controllo
Sono stati analizzati oltre 400 parametri nelle fontanelle pubbliche di 35 città: le sostanze pericolose sono risultate assenti o molto al di sotto del limite di legge.
Solo 3 fontanelle hanno avuto un giudizio “discreto” per livelli – sempre nei limiti- un po’ più alti di arsenico, nitrati e clorato.
Microplastiche
Sono state rilevate in tutti i campioni. Allo stato attuale il problema dovrà essere meglio affrontato: delle microplastiche non esiste una definizione scientifica condivisa e sono necessari più studi e dati sulla loro presenza nell'acqua potabile per valutare adeguatamente l'esposizione umana da questa fonte. È inoltre necessaria una serie di metodi standard per il campionamento e l'analisi delle microplastiche nell'acqua potabile e nell'acqua dolce, che attualmente non esiste.
La nuova Direttiva Europea sulle acque ad uso umano
Con la nuova Direttiva verrà istituito un meccanismo di controllo sugli inquinanti emergenti, sia per rispondere alla crescente preoccupazione del pubblico circa gli effetti sulla salute umana che per adeguare la direttiva al progresso tecnico e scientifico.
Entro il 12 gennaio 2024 sarà necessario che vengano emesse delle linee guida tecniche sui metodi analitici per i PFAS e che ci sia l’accordo su metodologia per misurare le microplastiche in vista di includerle nell’elenco di controllo.
L’acqua pubblica, l’acqua delle fontanelle e l’acqua privata
Le fontanelle che sono state prese come esempio nell’indagine citata sono pubbliche, e quindi controllate dall’acquedotto. Rispetto all’acqua del rubinetto di casa la differenza la fa la qualità dell’impianto domestico (tubature e eventuali sistemi di trattamento privato). L’ente gestore è responsabile fino all’allacciamento domestico e poi il controllo e la manutenzione sta al proprietario di casa.
Anche nel caso di pozzi privati eventuali analisi sono a carico del proprietario, che deve valutare eventuali contaminazioni chimiche o microbiologiche a seconda dell’uso che deve fare dell’acqua estratta.