PFAS contaminanti eterni: rischio da monitorare per usare l’acqua in sicurezza
I PFAS (sostanze perfluoroalchiliche) sono dei composti chimici prodotti dall’uomo che trovano utile applicazione in una grande varietà di contesti per le loro proprietà, tra cui l’impermeabilizzazione e l’antiaderenza che conferiscono ai prodotti nei quali vengono impiegati.
Sono utilizzati: per la produzione di materiale tessile, per la realizzazione di accessori per automobili, nelle schiume antincendio, nei materiali a contatto con alimenti.
Le aree interessate dalla contaminazione
E’ noto, grazie ai monitoraggi ambientali effettuati vicino ai luoghi di produzione – in Italia il Veneto è la regione più interessata – che vicino agli stabilimenti che producono o utilizzano PFAS vi sia una concentrazione maggiore di questi composti, in particolare nelle acque.
I rischi per la salute umana
Questi composti sono considerati pericolosi per la salute e molto persistenti, tanto da essere indicati anche con l’espressione “forever chemicals”, contaminanti eterni. L'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) lo scorso settembre ha raccomandato limiti stringenti per il gruppo dei principali PFAS assimilabili attraverso acqua potabile e alimenti. EFSA ha valutato il rischio per la salute della miscela dei quattro PFAS più comuni, fissando la quantità tollerabile di una sostanza che un uomo, in base al suo peso, può assumere settimanalmente e per tutta la vita senza effetti avversi riconoscibili.
Gli scienziati dell’EFSA sostengono che i bambini e i ragazzi sono il gruppo di popolazione più esposto, e che il contributo maggiore riguardo la presenza di PFAS nei neonati dipenda dalla loro esposizione durante la gravidanza e l’allattamento.
L'effetto più critico recentemente esaminato dagli esperti è stata la diminuita risposta immunitaria alle vaccinazioni.
Fonti di esposizione umana
L’esposizione ai PFAS può avvenire in diversi modi, in particolare dal consumo di acqua e alimenti, come frutta, pesce e uova. Possono derivare dagli imballaggi alimentari, che vengono trattati in modo da essere resistenti a grasso e acqua. Frutta e verdura possono essere contaminate da queste sostanze se i terreni in cui sono coltivati o le acque usate per irrigarli sono a loro volta inquinate.
L’importanza del controllo
Nelle aree soggette a contaminazione quindi, il monitoraggio in particolare delle acque dei pozzi privati, specie se superficiali, può essere risolutivo per avere la garanzia di utilizzare acqua salubre per tutti gli scopi domestici.